La sfida dei dispositivi mobili

Se l'emergere e la crescita vorticosa dei social media può disorientare e procurarci dei bei mal di testa, immaginatevi cosa può succedere quando prendiamo in esame il mondo dei dispositivi mobili. E non ci riferiamo solo alla ricca famiglia dei cellulari intelligenti, che ormai fanno tutto eccetto portarci la colazione a letto (ma possono pur sempre ordinare a qualcuno di farlo), ma anche all'emergente mercato di tablet come l'iPad.

Nell'uno caso e nell'altro, si tratta di oggetti che permettono a chiunque di essere connesso con il mondo. Una comodità, una moda, un'abitudine condivisa ormai da milioni di persone, che registra un trend di crescita più impressionante di qualunque altro.

Qualche dato? Solo nel gennaio di quest'anno, più di 25 milioni di utenti di Facebook sono entrati nel sito dal browser di un dispositivo mobile. Il numero di cellulari usati per connettersi a FB è cresciuto del 112 per cento rispetto ad un anno fa: una percentuale che balza al 347 per cento quando si parla di Twitter. Alla fine del 2009, il 17 per cento dei possessori di un telefonino aveva uno smartphone: nel 2008 la percentuale era dell'11 per cento.

Le statistiche ci dicono che l'uso dei social media, e la frequentazione dei social network, sono ad oggi la principale attività delle persone che navigano in rete: ebbene, il 91 per cento di esse lo fa attraverso il telefonino, contro il 79 per cento che usa il computer fisso. Ogni giorno, chi usa il cellulare per navigare sul web lo fa per quasi tre ore.

Ma chi sono gli utenti più accaniti? Secondo approfondite ricerche, sembra che siano soprattutto le donne: la segmentazione in base all'età rivela invece che si tratta di cellularizzati di età compresa tra i 25 e i 34, incalzati da una fascia di età che va dai 55 ai 64 anni. Chi pensa che social cosi, telefonini e gadget elettronici vari siano cose da ragazzini smanettoni perciò farà bene a ricredersi, e in fretta. 

In questo promettente mercato, i wine lovers abbondano: anzi, proprio la possibilità di poter aprire una bottiglia, e scrivere al volo una recensione di 140 caratteri su Twitter, ha reso la loro passione per il vino ancora più ricca e divertente.

Non a caso le applicazioni destinate ai dispositivi mobili si moltiplicano ogni giorno che passa (in questo articolo ne ho recensite alcune); pensare a come raggiungere, informare e coinvolgere i wine lovers sarà perciò sempre di più una sfida alla quale gli operatori del vino - le singole aziende, come anche i Consorzi e le Strade del vino - non potranno più sottrarsi, pena la perdita di consistenti quote di mercato (e il conseguente calo dei fatturati).